Nemesia strumosa (Benth.) Benth.




famiglia: Scrophulariaceae
nome comune: nemesia




ETIMOLOGIA: il nome generico deriva dall'antico termine greco usato da Dioscoride per indicare una varietà di 'bocca di leone', in onore di Némesis, dea che comminava gioia o dolore agli esseri umani secondo quanto era giusto. L'attributo specifico latino strumosa (col gozzo) indica la presenza nei fiori delle strume (o scròfole), introflessioni sacciformi dei petali o del tubo corollino simili a piccoli gozzi, tipiche delle scrofulariacee








la nemesia è una pianta erbacea perenne, coltivata come annuale per la sua scarsa resistenza al freddo, originaria del Sudafrica, alta 20-40 centimetri, dal portamento tappezzante, con fusti erbacei eretti e piuttosto ramificati che portano foglie lanceolate e grossolanamente dentate, di colore verde chiaro e leggermente pubescenti. Si coltivano in genere delle varietà ibride, chiamate 'Gruppo Carnival' e 'Sunsatia', con fiori bianchi, azzurri, gialli, arancio, rossi o porpora.
Gradisce posizioni molto soleggiate (nelle regioni del Sud è però preferibile una posizione semi-ombreggiata) e terreni di medio impasto, ricchi di sostanza organica, leggermente acidi. È una pianta delicata, che teme il freddo e gli sbalzi termici e che durante la stagione calda ha bisogno di abbondanti annaffiature, lasciando però che il terreno si asciughi tra un’irrigazione e l’altra ed aggiungendo a cadenza quindicinale del fertilizzante liquido per piante da fiore. Per il suo portamento tappezzante e ricadente si presta egregiamente sia alla coltivazione in vasi, aiuole e bordure sia a quella in panieri appesi.
Per avere fioriture precoci si semina in ambiente protetto in febbraio-marzo o in settembre, ad una temperatura di 15°C, coprendo il seme con un leggerissimo strato di terriccio. Non appena cresciute le piantine si ripicchettano in vasetti e vanno poste definitivamente a dimora non prima di aprile-maggio, quando le temperature non scendono più al di sotto dei 10-15°C. In alternativa si può seminare direttamente a dimora in aprile, diradando poi le piantine ad una distanza di 10-15 centimetri



i fiori, delicatamente profumati e larghi fino a 2,5 centimetri, riuniti in racemi terminali, sono bilabiati, rigonfi alla base, spesso con la gola macchiata e pubescente. La parte superiore della corolla è trilobata, quella inferiore è bilobata, spesso con l'aspetto stropicciato o dentellata. La fioritura avviene in giugno-luglio, ma recidendo alla base i fusti dopo la prima fioritura si ottiene solitamente una seconda fioritura autunnale. I fiori recisi durano a lungo se immersi nell'acqua




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