Magnolia grandiflora L. 1753



famiglia: Magnoliaceae
nomi comuni: magnolia, magnolia sempreverde


ETIMOLOGIA: il nome generico è stato coniato da Linneo in onore di Pierre Magnol (1638-1715), botanico e medico francese, direttore dell'orto botanico di Montpellier ed autore di diverse opere sulle piante, uno tra gli innovatori dello schema di classificazione botanica attualmente in uso. L'attributo specifico latino grandiflora (a fiori grandi) è riferito alle particolare dimensioni dei fiori in questa specie





 la magnolia è un grande albero sempreverde alto fino a 25-30 metri originario delle zone sud-orientali degli Stati Uniti, dalla Virginia a sud fino alla Florida ed al Golfo del Messico, arrivando ad ovest fino al Texas ed all'Oklahoma, dove vive lungo le sponde dei fiumi o nei luoghi umidi delle pianure costiere. Questa specie fu introdotta in Europa all'inizio del XVII° secolo e piantata a scopo ornamentale a partire dal 1837: da allora si è ampiamente diffusa in parchi e giardini, tanto da diventare una delle piante più presenti ed impiegate. Nei nostri climi ha quasi sempre una crescita più ridotta rispetto alle zone d'origine, superando raramente i 15 metri d'altezza, se non in esemplari molto vecchi.
È un albero longevo, dalla crescita molto lenta, che difficilmente riesce a fiorire prima di aver raggiunto i 20 anni d'età. Predilige posizioni soleggiate o semi-ombreggiate (consigliabili nelle zone a clima molto caldo) e terreni profondi, freschi e ben drenati, ricchi di sostanza organica e tendenzialmente acidi; nei terreni calcarei e molto argillosi la vegetazione è assai più stentata. Le giovani piante vanno annaffiate abbondantemente, senza creare ristagni idrici e lasciando asciugare il terriccio tra un'irrigazione e l'altra.
In generale la magnolia ama un clima estivo umido e piovoso, ma resiste bene sia al caldo afoso sia al gelo, se questo se non è protratto per troppo tempo: infatti pur essendo una pianta molto rustica può talvolta essere danneggiata dalle gelate tardive, che ne compromettono la fioritura. Non è soggetta agli attacchi dei parassiti e non teme in alcun modo l'inquinamento dell'aria, risultando quindi assai adatta a vivere nelle grandi città. Ha dato origine ad oltre cento cultivar selezionate dai vivaisti e coltivate a scopo ornamentale


la magnolia ha una chioma densa e tendenzialmente piramidale, con un tronco robusto, quasi sempre ramificato fin dalla base. La corteccia è liscia e bruna nelle giovani piante, mentre col tempo tende a fessurarsi longitudinalmente in placche suberose




le gemme ed i piccoli rami appena formatisi sono pubescenti, diventando glabri in breve tempo. Le foglie sono semplici, alterne, ellittiche, brevemente picciolate, lunghe fino a 20 centimetri, con margine liscio leggermente revoluto (rivolto verso il basso), apice acuminato e lamina coriacea, rigida e cuoiosa, di colore verde scuro lucente sulla pagina superiore, mentre la pagina inferiore è leggermente tomentosa, opaca alla vista, di colore bronzeo o rugginoso, in particolare nelle foglie giovani. Hanno una durata di circa 2 anni, dopodiché cadono e si rinnovano





i fiori, deliziosamente profumati, dalla forma di coppa, compaiono da maggio fino a settembre. Sono ermafroditi, di colore bianco-crema e sbocciano solitari all'apice dei rametti prodotti nell'anno, raggiungendo i 20 centimetri di larghezza: la loro durata è piuttosto breve, ma i fiori appassiti vengono continuamente sostituiti da altri continuamente formati dalle gemme apicali, cosicchè la fioritura è assai prolungata nel tempo




i frutti sono acheni riuniti in infruttescenze simili a pigne, erette ed alte fino a 10-12 centimetri, molto persistenti, che dapprima sono chiare e verdastre, poi con la maturazione assumono una colorazione rosso-bruna: a maturità ogni singolo achenio si apre e lascia fuoriuscire e cadere a terra dei semi color rosso corallo, lucidi e carnosi


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