Aechmea fasciata Baker

famiglia: Bromeliaceae
sinonimo: Billbergia rhodocyanea
nome comune: ecmea

ETIMOLOGIA: il nome generico proviene dal termine greco antico aichmé (punta), in riferimento agli apici appuntiti che si trovano alla sommità dell'infiorescenza. L'attributo specifico latino fasciata allude alle striature presenti sulle foglie






l'emea è una pianta erbacea a carattere epifita originaria delle zone tropicali dell’America centro-meridionale, alta fino a 50 centimetri, dalle grandi foglie disposte a rosetta, dure, carnose e resistenti, talvolta spinose ai bordi, di colore grigio-verdastro, che spesso presentano delle striature trasversali argentee, lunghe fino a 45 centimetri.
A maturità la pianta emette al centro della rosetta allargata un infiorescenza composta da brattee di color rosa, dalle quali fanno capolino piccoli fiori celeste, che presto mutano il colore in rosso. I piccoli fiorellini si presentano dopo diversi anni e compaiono una volta soltanto nell'arco della vita della pianta: hanno breve durata, ma le brattee restano sulla pianta per diverse settimane.
È una pianta abbastanza facile da coltivare in appartamento: va tenuta ad una temperatura di 20-25°C (mai sotto i 10-11°C), in una zona luminosa, non soggetta ai raggi diretti del sole o alle correnti d'aria fredda, ad una buona distanza dalle fonti di calore artificiali. Si coltiva in vasi di piccole dimensioni, in terreno sciolto, leggero e torboso, non calcareo, mentre la rosetta deve essere costantemente tenuta piena d'acqua. Le irrigazioni devono essere abbondanti durante il periodo di crescita, evitando però ristagni idrici nel terreno, che potrebbero favorire fenomeni di marcescenza del colletto. Si rivelano molto utili in questo periodo frequenti spruzzature sul fogliame, per mantenere più alto il livello di umidità nell'aria, unite a concimazioni a cadenza quindicinale con un concime liquido completo. In autunno, quando la crescita rallenta, il terreno va tenuto soltanto leggermente umido e le spruzzature devono cessare.
Le piante muoiono normalmente 1-2 anni dopo la fioritura ma, tagliando la vecchia rosetta dopo la fioritura, si favorirà lo sviluppo dei germogli basali che daranno origine ad una pianta composta da diverse rosette. In alternativa i germogli che si sviluppano potranno essere distaccati ed utilizzati per originare nuove piantine.
Una curiosità è  che questa pianta contribuisce a migliorare l’ ambiente casalingo, perchè ha la proprietà di umidificare l'aria e di depurarla dai vapori chimici nocivi, in particolare la formaldeide e lo xylene


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