Salvia farinacea Benth.

famiglia: Lamiaceae
nome comune: salvia azzurra, salvia blu


ETIMOLOGIA: il nome del genere è coniato dal verbo latino salveo (star bene, star sano), per le proprietà officinali e medicamentose di alcune specie, in particolare la S. officinalis. L'attributo specifico latino farinacea sta ad indicare la leggera glaucescenza e pubescenza del fogliame.



la salvia azzurra è una pianta erbacea perenne originaria del Texas e dell'America Centrale, semirustica, alta fino a 60-70 centimetri e larga 35-40, generalmente coltivata come annuale nelle zone a clima invernale rigido.  Sopporta senza problemi periodi anche prolungati di siccità: durante i mesi più caldi è consigliabile annaffiare sporadicamente, attendendo che il terreno sia ben asciutto tra un'annaffiatura e l'altra. Può essere coltivata in qualsiasi terreno fertile e ben drenato, sia in posizione soleggiata che a mezz’ombra (richiede però almeno 4-5 ore di insolazione diretta al giorno). Si moltiplica per divisione dei cespi in primavera


contrariamente a molte altre specie di salvia, le foglie della salvia farinacea non hanno proprietà officinali, non profumano e sono sottili e lisce, lucide, ovali e strette, quasi lanceolate, lunghe 5-6 centimetri e larghe 2, opposte e picciolate, col margine serrato, di colore verde chiaro, leggermente glauche, con una leggera pubescenza inferiore, specialmente in corrispondenza delle vene







i fiori sono quelli tipici delle lamiacee, con corolla bilabiata di colore blu-azzurro, biancastra alla base, leggermente pubescenti vicino all'apice, sono riuniti in spighe simili a quelle della lavanda, che compaiono su steli eretti ed erbacei a partire dal mese di giugno fino al sopraggiungere dei primi freddi. I fiori di questa specie sono molto attrattivi per le farfalle ed i piccoli uccelli

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