Juniperus communis L. 1753

famiglia: Cupressaceae
sinonimo: Juniperus vulgaris
nome comune: ginepro comune

ETIMOLOGIA: il nome del genere è il termine con cui gli antichi latini denominavano questa pianta, termine a sua volta proveniente dall'aggettivo celtico jeneprus (duro, ruvido), riferito al sapore intensamente acre delle bacche. L'attributo specifico latino communis (comune) sta ad indicare la grande diffusione di questa pianta


il ginepro comune è un arbusto ramoso od un alberello sempreverde, con foglie aghiformi, alto da 1 a 6 metri, diffuso allo stato spontaneo in Europa, Asia ed America settentrionale, piuttosto comune in luoghi aridi, incolti o boschivi fino ad altezze di 2.500 metri. La chioma è ampia con aspetto colonnare nelle piante più grandi, conica o piramidale negli altri casi.
Cresce in qualsiasi tipo di terreno, in posizione soleggiata o parzialmente ombreggiata



le foglie sono sottili, lineari, appuntite e pungenti, riunite a gruppi di tre elementi, con la faccia superiore nettamente segnata da una linea biancastra. Si sviluppano per una lunghezza di 1-3 cm e presentano cromatismi verde-bluastri



i frutti, propriamente chiamati galbuli, sono rotondeggianti e presentano tre semi al loro interno: impiegano due anni per maturare, passando dal colore verde glauco del primo anno ad un viola-bluastro nel secondo anno, ricoperti da una pruina cerosa biancastra.

USO ALIMENTARE ED OFFICINALE: i galbuli vengono impiegati in cucina come aromatizzanti per piatti di carne e nell'industria liquoristica per profumare birre ed acquaviti, oltre che per la produzione del notissimo gin. Il legno è impiegato in certe regioni per l'affumicatura di alcuni insaccati.
Le sostanze contenute nei tessuti della pianta presentano proprietà balsamiche, diuretiche, carminative, antisettiche e stomachiche. Il legno ha proprietà diaforetiche.

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