Ulmus campestris L. 1753

famiglia: Ulmaceae
sinonimo: Ulmus carpinifolia, Ulmus minor
nome comune: olmo campestre


ETIMOLOGIA: Il nome del genere è lo stesso con il quale veniva chiamata la pianta in lingua latina, pare originatosi dal termine celtico elm,  che permane nel nome comune col quale la pianta è ancora oggi chiamata in inglese. L'attributo specifico latino campestris (dei campi) è riferito all'habitat naturale di questa pianta.

è un grande albero caducifoglio presente in tutto il territorio italiano dalla pianura sino ai 500 metri di altitudine, una volta assai più diffuso perchè allevato come tutore della vite (particolarmente in Toscana) e vicino alle case coloniche per utilizzarne il fogliame come fonte di nutrimento per il bestiame. Negli anni '70-'80 la sua popolazione è stata decimata dall'insorgere di una malattia parassitaria, chiamata 'grafiosi dell'olmo', che ha causato la morte di oltre 5 milioni di esemplari. Fortunatamente nel tempo si sono selezionati individui resistenti alla malattia, che hanno dato origine a nuove popolazioni. Tuttavia si ibrida facilmente con altre specie di olmo, per cui l'identificazione della specie è a volte piuttosto difficoltosa. In generale la pianta arriva a 20-25 metri di altezza, con chioma ovale o tondeggiante e rametti spesso pendenti all'apice. Si adatta a qualsiasi tipo di terreno e preferisce esposizioni soleggiate.



in primavera, prima della comparsa delle foglie, tutta la pianta si ricopre completamente di frutti, samare rotondeggianti col seme centrale, riunite a gruppi, dapprima color verde tenue, poi man mano che maturano di colore brunastro. Un tempo i giovani frutti, chiamati 'pane di maggiolino', venivano consumati in insalate o in frittate

 


le foglie compaiono tardivamente, dopo la maturazione delle samare.
La lamina è ovale, col il margine seghettato e l'apice appuntito e la base cordata tipicamente asimmetrica, con due lobi di diversa dimensione, cosa che rende facilmente distinguibile questa pianta dalle altre con foglia simile. La pagina inferiore è lucida e di colore verde intenso mentre quella inferiore è più chiara


il tronco eretto e molto ramificato. La corteccia è lucida e liscia nelle alberature giovani,  divenendo più rugosa e solcata in quelle adulte

USO ALIMENTARE OD OFFICINALE: la corteccia dell'olmo è da sempre utilizzata in erboristeria per le sue proprietà curative e terapeutiche per curare ulcere, diarrea e febbre. Secondo Discoride le sue foglie si mangiavano cotte (come qualsiasi ortaggio) quando ancora erano tenere. I frutti, appena maturati, sono commestibili e di sapore gradevole, per esempio aggiunti alle insalate. E' molto apprezzato anche come foraggio per il bestiame, soprattutto in America.

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