Tagetes patula L. 1753




famiglia: Asteraceae
nome comune: tagete, garofano d'India, puzzola



ETIMOLOGIA: il nome generico proviene dalla denominazione latina del dio etrusco Tages o Tagus, una divinità minore adorata per la sua bellezza e le sue capacità divinatorie, la cui storia ci è stata tramandata da Cicerone e da Ovidio. Nel linguaggio dei fiori il tagete è sempre il simbolo della divinazione. L'attributo specifico proviene dall'aggettivo latino patulus -a -um (ampio, esteso) è riferito al portamento espanso della pianta





il tagete è una specie erbacea annuale, semirustica, originaria del Messico, compatta e folta, alta e larga fino a 40-45 centimetri, dal fogliame profondamente aromatico e dall'odore non troppo gradevole. La particolarità della fioritura, da giugno ad ottobre, a volte di colorazioni diverse tra il giallo, il rosso ed il bruno, la rende molto idonea a creare splendide bordure. Sia adatta a tutti i tipi di terreno ben drenati, anche non troppo fertili, in posizione soleggiata, dove fiorisce più abbondantemente e si autodissemina per rinascere l'anno successivo. In alcuni casi tende a diventare infestante


le foglie sono di colore verde scuro, di forma ellittica e profondamente divise. Sono ricche di ghiandole oleifere e se stropicciate emanano un odore pungente ed abbastanza sgradevole, tanto che in talune zone la pianta è chiamata anche 'puzzola'




i capolini della specie tipo sono semplici, ma esistono in commercio numerose varietà a fiore doppio, con diverse sfumature di colore che vanno dal giallo all'arancio al rosso, a volte presenti contemporaneamente. A fine fioritura compaiono abbondantissimi i semi che si possono raccogliere per riseminare la pianta l'anno seguente. Se si lasciano cadere sul terreno origineranno nuove piantine che potranno interferire sulle semine primaverili


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