Mahonia aquifolium (Pursch) Nutt.

nome comune: maonia
famiglia: Berberidaceae

ETIMOLOGIA: il nome generico è dato in onore di Bernard McMahon (1775-1816), botanico e naturalista americano, molto attivo nella diffusione in Europa di parecchie specie di origine nordamericana. L'attributo latino aquifolium indica la somiglianza delle foglie di questa pianta a quelle dell'agrifoglio (Ilex aquifolium).


è una specie arbustiva sempreverde originaria dell'America nord-occidentale, dal portamento cespuglioso, alta fino a 150 centimetri, con chioma espansa e grande attività pollonifera alla base della pianta. Vive bene sia al sole sia in posizioni ombreggiate, adattandosi a qualsiasi terreno da giardino, pur preferendo quelli freschi ed umidi ma ben drenati. Non sopporta molto l'eccesso di calcare e i climi troppo rigidi, con gelate intense e prolungate. Allo stato spontaneo si espande rapidamente grazie ai polloni e può costituire popolamenti densi, monospecifici e molto estesi. I frutti e i semi sono disseminati degli animali, anche su lunghe distanze


le foglie sono persistenti, composte, imparipennate, con 5-9 foglioline traslucide, dalla lamina coriacea, di forma ovale-lanceolata e margine dentato o spinuloso, simili a quelle dell'agrifoglio. Il picciolo è spesso rossastro, ma le foglie laterali possono essere sessili. Quando sono giovani, in primavera, hanno colore verde scuro, virando verso un colore rossastro nel periodo autunnale


i fiori sono profumati, di color giallo carico, riuniti in pannocchie ascellari o terminali lunghe fino a 15 centimetri e compaiono da marzo a maggio. Oltre al gradevole aspetto ornamentale, hanno anche un interesse mellifero



i frutti sono bacche blu-nerastre, dalla superficie pruinosa, riunite in infruttescenze molto fitte

USO ALIMENTARE OD OFFICINALE: le radici di questa pianta contengono alcaloidi e sono tossiche. La specie è comunque considerata medicinale per la cura di alcune malattie della pelle, in particolare la psoriasi.
I frutti contengono pochi alcaloidi e non sono tossici, ma bisogna evitare di ingerirne grandi quantità.

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