Dieffenbachia amoena Hort. ex Gentil

famiglia: Araceae
nome comune: dieffenbachia gigante

ETIMOLOGIA: il nome del genere è dedicato al medico-botanico tedesco J.F. Dieffenbach (1794-1847), curatore dei giardini del palazzo imperiale di Schönbrun a Vienna. L'attributo specifico viene dal termine latino amoenus (bello) 

 


è una pianta erbacea sempreverde originaria delle zone tropicali dell’ America centro-meridionale, in particolare Colombia e Costa Rica. È sicuramente la specie di dieffenbachia più diffusa e coltivata come pianta d'appartamento e può raggiungere notevoli dimensioni (fino a 2 metri d'altezza).
La temperatura invernale minima tollerata si aggira intorno ai 15-18°C. Le annaffiature dovranno essere frequenti in estate (2-3 volte la settimana), ridotte in inverno, anche se non sospese (1 volta la settimana), visto che la pianta cresce ininterrottamente tutto l’anno. Richiede un'elevata umidità relativa (80-90%) per cui è importante nebulizzare regolarmente la pianta per mantenere un buon tasso di umidità intorno alle fronde, possibilmente con acqua piovana priva di calcare. Durante tutto l'inverno va tenuta in un luogo il più possibile luminoso, (però non direttamente esposta ai raggi solari) mentre d'estate può essere portata all'aperto in posizione ombreggiata. preferisce substrati acidi e ben drenati (per prevenire marciumi radicale e del colletto), ricchi di sabbia e di torba, con uno strato di ciottoli sul fondo. Le foglie vanno pulite almeno ogni 15 giorni utilizzando un panno morbido inumidito. Durante l'operazione, sostenere le foglie con una mano per evitare la rottura.  Dalla specie originaria sono state ottenute per selezioni successive molte varietà, tra cui la più diffusa è la 'Tropic'


Il fusto è grosso, erbaceo e succulento e tende ad evidenziarsi via via che la pianta crescendo comincia a perdere le foglie basali.



Ha foglie grandi, oblungo-acuminate, di colore verde scuro, con variegature e macchie irregolari, lungo le nervature laterali, di colore bianco

ATTENZIONE: la pianta è velenosa in tutte le sue parti, per cui è sempre opportuno lavorare con i guanti quando si praticano le cure colturali; bisogna inoltre sistemarla in una posizione inaccessibile ai bambini ed agli eventuali animali domestici.


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